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Zola Gianfranco

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Zola Gianfranco
Zola Gianfranco Zola Gianfranco Zola Gianfranco Zola Gianfranco

Carriera

Gianfranco Zola
Zola & Benitez Upton Park 09May09 - crop.jpg
Gianfranco Zola ad Upton Park, 9 maggio 2009.
   
Dati biografici
Nazionalità Italia Italia
Altezza 168 cm
Peso 67 kg
Calcio Football pictogram.svg
Dati agonistici
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Ritirato 29 giugno 2005 - giocatore
Carriera
Giovanili
1980-1983 600px Rosso e Blu2.png Corrasi
Squadre di club1
1984-1986 Nuorese Nuorese 31 (10)
1986-1989 Torres Torres 88 (21)
1989-1993 Napoli Napoli 105 (32)
1993-1996 Parma Parma 102 (49)
1996-2003 Chelsea Chelsea 229 (59)
2003-2005 Cagliari Cagliari 74 (22)
Nazionale
1991-1997 Italia Italia 35 (10)[1]
Carriera da allenatore
2006-2008 Italia Italia U-21 Vice
2008-2010 West Ham West Ham  
2011-2012 Italia Italia U-16  
2012-2013 Watford Watford  
Palmarès
W.Cup.svg  Mondiali di calcio
Argento Stati Uniti 1994

Gianfranco Zola (Oliena, 5 luglio 1966) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Tra i primi calciatori italiani a essere ingaggiato da una squadra inglese di alto livello, ha vestito numerose volte la maglia della Nazionale italiana e, per i meriti sportivi conseguiti durante la sua permanenza al Chelsea, ha ricevuto nel 2004 l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Nel 1994 fu vice-Campione del Mondo con la Nazionale. Nel 2003 viene eletto il miglior giocatore del Chelsea di tutti i tempi[2]. Nel mondo del calcio si è anche reso celebre per le sue eccelse abilità balistiche sui calci piazzati.[3]

 
 

Caratteristiche tecniche

Nasce trequartista ma poteva giocare anche come seconda punta o ala. Paragonato a Diego Armando Maradona durante gli anni al Napoli, proprio da questo aveva ereditato la maglia numero 10 ed aveva imparato dall'argentino il suo stile di gioco. Secondo Alberto Bigon, suo allenatore proprio nella squadra partenopea, assomigliava molto a Maradona nella giocata, ma non aveva la sua potenza fisica. Dotato di grandissima visione di gioco che lo rendeva un uomo per la squadra, cercava la giocata solitaria solo in caso di reale necessità, non cedendo a virtuosismi inutili tipici di altri grandi fantasisti, rivelandosi quindi un giocatore estremamente concreto e prezioso. Dotato di eccellenti doti balistiche sui calci si punizione, poi copiate da altri grandi giocatori, Zola aveva un tiro potente e preciso, in particolare da fuori area, era veloce nello scatto come nell'allungo, era agile, resistente allo sforzo e molto tenace, aveva una facilità di controllo del pallone incredibile unita ad una grande fantasia e ad un notevole istinto, sapeva muoversi negli spazi stretti, era tatticamente duttile ed era un uomo chiave all'interno dello spogliatoio grazie al suo grande carisma. Nonostante la statura non elevata era dotato inoltre di una grandissima elevazione e di un ottimo colpo di testa.[senza fonte]

 

Carriera

Giocatore

Club

Gli inizi in Sardegna

Iniziò a giocare a calcio nella Corrasi di Oliena per poi passare alla Nuorese (1984), dove fu impiegato nel ruolo di mezzapunta. Nel 1986 si trasferì a Sassari per indossare la maglia numero 8 della Torres. Con la più longeva società della Sardegna disputò un campionato di Serie C2 e due campionati di Serie C1, tutti vissuti da protagonista, arrivando nel 1988-1989 a tre punti dalla promozione n Serie B. Nell'ultimo torneo in rossoblù segnò 11 gol in 34 partite.

Il passaggio al Napoli

Notato in Serie C1 da Luciano Moggi[4] e quindi acquistato dal Napoli per 2 miliardi di lire,[4] con questo club esordì in Serie A nel 1989.

Con il club partenopeo vinse il campionato 1989-1990 e la successiva Supercoppa italiana del 1990. A Napoli raccolse l'eredità della maglia numero 10 appartenuta a Diego Armando Maradona quando quest'ultimo lasciò l'Italia.

Il Parma e i successi in Europa

Zola si trasferì nel giugno 1993 al Parma per 13 miliardi di lire.[5][6] Accusato dai tifosi partenopei di tradimento, Zola rispose di essere stato praticamente costretto alla cessione dalla dirigenza a causa della situazione economica della squadra di Corrado Ferlaino.[7] Con il Parma vinse la Supercoppa UEFA 1993 e la Coppa UEFA 1994-1995, consacrandosi come uno dei giocatori più talentuosi in Italia e trascinando la squadra vicino alla conquista dello scudetto.[8][9][10]

Gli anni al Chelsea
Gianfranco Zola con la maglia della selezione del Resto del Mondo a Manchester.

Nel 1996 passò alla squadra londinese del Chelsea per 12,5 miliardi di lire,[11] dove trovò un altro italiano: Gianluca Vialli.[12]

Al termine della prima stagione inglese, conclusa con la vittoria della Coppa d'Inghilterra e durante la quale dimostra il suo talento,[13][14][15] ottiene il riconoscimento quale miglior giocatore del campionato. Nel 1998 Zola vinse la Coppa di Lega Inglese, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa UEFA.

Proprio nella finale di Coppa delle Coppe contro lo Stoccarda, Zola è protagonista nonostante non parta nell'undici titolare. Entrato in campo al settantesimo minuto, Zola impiega solo 20 secondi a segnare il gol che vale la vittoria ai danni della formazione tedesca.[16]

Tra i gol realizzati durante gli anni inglesi, memorabile è quello segnato contro il Norwich il 16 gennaio 2002 in una partita di Coppa d'Inghilterra: su un'azione di calcio d'angolo il pallone arriva verso Zola a mezz'altezza, quest'ultimo lascia scendere leggermente la palla e la colpisce col tacco destro facendola passare sotto la gamba sinistra infilandola in rete.[17] Questo gol è annoverato tra i gol più belli della storia del calcio.[18]

Il ritorno in Italia

Dopo sette stagioni di militanza nel club, nella stagione 2003-2004 Zola rientrò in Italia per indossare la maglia del Cagliari, allora in serie B.[19]

Soprannominato dagli inglesi magic box, poco dopo il suo ritorno in Italia Zola fu nominato Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) dalla regina Elisabetta. Sebbene il Chelsea non abbia ufficialmente ritirato la maglia numero 25, nessun giocatore dopo Zola ha indossato quella maglia.

Zola contribuì alla promozione del Cagliari in Serie A, e si apprestò a disputare nel 2004-2005 la sua ultima stagione agonistica. Il suo ultimo incontro ufficiale fu il 29 maggio 2005, Juventus-Cagliari 4-2, nel corso del quale egli segnò le due reti per la sua squadra. Al termine del campionato fu anche premiato con il Pallone d'argento come giocatore più corretto del campionato.

Il 29 giugno 2005 Zola annunciò il suo ritiro dalle competizioni agonistiche. Dopo il suo ritiro giocò in un campionato di calcio a 7 che si svolge a Cagliari denominato "Carioca Cup".[20]

Nazionale

Zola esordì in Nazionale nella prima gara diretta dal ct Arrigo Sacchi il 13 novembre 1991, a 25 anni, nella partita Italia-Norvegia (1-1) disputata a Genova e valida per le qualificazioni a Euro '92.

La sua esperienza al Mondiale 1994 fu breve: subentrato nella decisiva gara degli ottavi contro la Nigeria giocò appena 10 minuti e poi venne espulso,[21] a causa di un contrasto di gioco, e fu squalificato per due giornate.[22]

Il 25 marzo 1995 mise a segno i suoi primi gol in Nazionale, realizzando una doppietta nella gara contro l'Estonia (4-1) disputata a Salerno.

Fu convocato per l'Europeo 1996; nella terza partita del girone contro la Germania (0-0), fallì un rigore decisivo per il passaggio ai quarti di finale e gli Azzurri vennero eliminati al primo turno.[23]

Il 12 febbraio 1997 segnò il gol che diede all'Italia la vittoria contro l'Inghilterra allo stadio di Wembley, nel corso di un incontro valido per le qualificazioni al Mondiale '98.[24] In quello stesso anno Zola giocò anche la sua ultima partita in Nazionale, (l'11 ottobre a Roma nuovamente contro l'Inghilterra) in quanto il CT Cesare Maldini non lo incluse nella rosa che disputò il Mondiale in Francia, preferendogli nello stesso ruolo Del Piero e Roberto Baggio.

Selezione sarda

Zola partecipò nel 1998 a una partita disputata da una selezione di calcio della Sardegna. Nella sfida tra Sardegna e Corsica tenutasi a Nuoro, Zola segnò un gol al debutto con la maglia sarda, che permise alla squadra di vincere 1-0.

Allenatore

Nel luglio del 2006 è diventato consulente tecnico della Nazionale Under-21 allenata da Pierluigi Casiraghi, suo ex compagno di squadra in Nazionale e nel Chelsea.[25]

Dopo due anni di esperienza con gli azzurrini, l'11 settembre 2008 è diventato allenatore del West Ham, con cui ha firmato un contratto triennale.[26] La sua prima stagione sulla panchina del club londinese si è conclusa con il nono posto.

L'11 maggio 2010 viene esonerato al termine della seconda stagione alla guida del West Ham, malgrado avesse ottenuto la salvezza,[27] e sostituito dall'israeliano Avraham Grant.

Diviene poi commissario tecnico della Nazionale Under-16.

Il 7 luglio 2012 firma un biennale con il Watford, appena rilevato da Giampaolo Pozzo e impegnato in Football League Championship, la seconda serie del calcio inglese.[28]

Il 16 dicembre 2013 rassegna le sue dimissioni da allenatore del Watford dopo cinque sconfitte consecutive [29]

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Napoli: 1989-1990
Napoli: 1990
Chelsea: 1996-1997, 1999-2000
Chelsea: 1997-1998
Chelsea: 2000
Competizioni internazionali
Parma: 1993
Chelsea: 1998
Parma: 1994-1995
Chelsea: 1997-1998
 

Onorificenze

Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
  — Roma, 27 dicembre 2003. Di iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana.[31]
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico
  — Londra, 2004

Premi e riconoscimenti


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