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Leonardo Nacimento De Araujo

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Leonardo Nacimento De Araujo
Leonardo Nacimento De Araujo Leonardo Nacimento De Araujo Leonardo Nacimento De Araujo Leonardo Nacimento De Araujo

Carriera

Leonardo
Leonardo Nascimento de Araújo 2013-01-01.jpg
Leonardo nel 2013
   
Dati biografici
Nome Leonardo Nascimento de Araújo
Nazionalità Brasile Brasile
Altezza 177 cm
Peso 71 kg
Calcio Football pictogram.svg
Dati agonistici
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Ritirato 2003 - giocatore
Carriera
Giovanili
1984-1987 Flamengo Flamengo
Squadre di club1
1987-1990 Flamengo Flamengo 52 (0)
1990-1991 San Paolo San Paolo 44 (1)
1991-1993 Valencia Valencia 71 (6)
1993-1994 San Paolo San Paolo 12 (3)
1994-1996 Kashima Antlers Kashima Antlers 49 (30)
1996-1997 Paris SG Paris SG 34 (7)
1997-2001 Milan Milan 96 (22)
2001 San Paolo San Paolo 13 (0)
2002 Flamengo Flamengo 0 (0)
2002-2003 Milan Milan 1 (0)
Nazionale
1989
1990-2001
Brasile Brasile U-20
Brasile Brasile
6+ (1+)
55 (7)[1]
Carriera da allenatore
2009-2010 Milan Milan  
2010-2011 Inter Inter  
Palmarès
 Campionato sudamericano Under-20
Oro Argentina 1988
 Mondiali di Calcio Under-20
Bronzo Arabia Saudita 1989
W.Cup.svg  Mondiali di calcio
Oro Stati Uniti 1994
Argento Francia 1998
FIFA Confederations Cup.svg  Confederations Cup
Oro Arabia Saudita 1997
Coppa America calcio.svg  Copa América
Argento Uruguay 1995
Oro Bolivia 1997

Leonardo Nascimento de Araújo, meglio noto solo come Leonardo (Niterói, 5 settembre 1969), è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano, di ruolo centrocampista o attaccante. Campione del mondo con la Nazionale brasiliana nel 1994.

Nella sua carriera di calciatore ha vestito le maglie di Flamengo, San Paolo, Valencia, Kashima Antlers, Paris Saint-Germain e Milan. Ha ricoperto il ruolo di allenatore nel Milan e nell'Inter e di direttore sportivo del Paris Saint-Germain.

Caratteristiche tecniche

Trequartista molto dotato dal punto di vista tecnico,[2] specialista dei calci da fermo,[3][4][5] in carriera si distinse anche per la sua duttilità tattica,[6] avendo giocato in svariati ruoli: terzino sinistro, regista, centrocampista centrale, rifinitore, attaccante.[2][7] Più incline all'assist che al gol,[6] in Italia fu grande protagonista dello scudetto vinto dal Milan nella stagione 1998-1999, giocando come punta esterna,[8] e riuscendo a segnare dodici reti (seconda stagione più prolifica della sua carriera).

Giocatore

Club

Leonardo è cresciuto nel Flamengo, con cui ha esordito nel campionato brasiliano a 18 anni nel 1987. Non ha compiuto 17 anni quando ha l'opportunità di giocare con l'idolo Zico e giocatori di fama come Leandro, Bebeto e Renato Gaúcho, a fianco dei quali ha vinto il suo primo campionato. Dal 1990 al 1991 ha giocato nel San Paolo, facendo parte della esquadrão tricolor allenata da Telê Santana e capace di aggiudicarsi il titolo brasiliano nel 1991.

Nel 1991 è passato al Valencia, nella Primera División spagnola. Nel 1993 è ritornato al São Paulo, con cui ha vinto la Coppa Intercontinentale battendo il Milan a Tokyo. Dopo il campionato del mondo 1994 si è trasferito ai Kashima Antlers, squadra della neonata J. League nelle cui file militava anche l'amico e idolo Zico.

Nel 1996 è stato acquistato dal Paris Saint-Germain, squadra della Ligue 1 con cui ha raggiunto la finale della Coppa delle Coppe.

Le sue prestazioni hanno attirato l'attenzione del Milan, che lo ha ingaggiato nell'estate del 1997 per 16 miliardi di lire;[9] coi rossoneri, fino al 2001, ha giocato 96 partite di campionato segnando 22 gol e vincendo lo scudetto 1998-1999 da protagonista con 27 presenze e 12 reti.

I frequenti infortuni nelle ultime due stagioni non gli hanno permesso di mantenere un rendimento costante, così alla fine della stagione 2000-2001 ha deciso di fare ritorno in patria, dove ha giocato prima nel San Paolo e poi nel Flamengo.

Nonostante i ripetuti annunci di ritiro dall'attività agonistica, ha deciso di ritornare al calcio giocato nell'ottobre 2002, venendo integrato nella rosa del Milan. La nuova esperienza rossonera, tuttavia, è stata brevissima: è rimasto fino a marzo 2003, quando si è ritirato definitivamente dopo aver disputato 4 partite in Coppa Italia (2 gol) e una in Serie A.

Nazionale

Con la Nazionale brasiliana ha vinto il Mondiale 1994, nel quale, acconsentendo alla richiesta del CT Parreira, si è adattato a ricoprire l'insolito ruolo di terzino sinistro, ma il cartellino rosso rimediato per una gomitata a Tab Ramos nell'ottavo di finale contro gli Stati Uniti, che ha costretto il calciatore statunitense a una inattività di circa 3 mesi, gli ha impedito di scendere in campo nelle restanti gare della competizione.[10]

Giocando da mezzapunta ha conquistato la Coppa America e la Confederations Cup nel 1997, manifestazioni nelle quali Zagallo gli ha affidato la prestigiosa maglia numero 10. L'anno successivo, schierato come interno sinistro, è stato finalista al Mondiale 1998.

Nel 1999 ha lasciato la Nazionale, salvo poi tornare nel 2001 per disputare due gare di qualificazione al Mondiale 2002. In Nazionale vanta 60 presenze e 8 reti.

Allenatore

Milan

Leonardo nell'aprile 2008 a Mosca, sede della finale della Champions League 2007-2008, in occasione dell'arrivo del trofeo nella città russa

Il 31 maggio 2009 Adriano Galliani ha annunciato in diretta televisiva all'ultima puntata stagionale di Stadio Sprint che Leonardo sarebbe stato il nuovo allenatore del Milan per due anni a partire dalla stagione 2009-2010, ereditando così la panchina da Carlo Ancelotti.[11] È stato presentato in conferenza stampa il 1º giugno 2009.[12]

Il suo debutto ufficiale sulla panchina rossonera è avvenuto la sera del 22 agosto 2009 durante l'anticipo della prima giornata del campionato di Serie A 2009-2010 in casa del Siena (1-2).[13] Dopo alcuni risultati deludenti,[14][15] il 21 ottobre 2009, sotto la sua guida, i rossoneri hanno battuto il Real Madrid al Bernabéu (3-2) per la prima volta nella loro storia.[16] Il 14 maggio 2010, dopo aver raggiunto la qualificazione diretta alla Champions League,[17] Leonardo ha ufficializzato l'addio al club rossonero, divenuto effettivo al termine della stagione.[18][19] Il giorno successivo, in occasione dell'ultima giornata di campionato contro la Juventus (vittoria per 3-0), Leonardo si è congedato dal pubblico di San Siro che ha risposto con un caloroso saluto.[20][21]

Nella sua esperienza rossonera l'allenatore brasiliano ha utilizzato prevalentemente una sorta di modulo 4-2-4,[22] denominato dalla stampa del settore "4-2-fantasia",[23] ispirandosi al modulo usato da Telê Santana, commissario tecnico della Nazionale brasiliana ai Mondiali del 1982 e del 1986.[24][25] Lo schieramento si compone di 4 difensori, 2 mediani e 4 giocatori prettamente offensivi.[26] Questo spregiudicato modo di giocare ha offerto molte prestazioni brillanti,[27] ma anche altre deludenti[28] poiché, se da un lato privilegia il gioco offensivo e il talento dei singoli,[22] dall'altra difetta di equilibrio[22] e di copertura a centrocampo.[23]

Inter

Il 24 dicembre 2010 è diventato il nuovo allenatore dell'Inter, succedendo a Rafael Benítez e firmando un contratto fino al 30 giugno 2012.[29] Ha diretto la prima partita da allenatore dell'Inter il 6 gennaio 2011, nella vittoria per 3-1 contro il Napoli.[30]

Fino al 6 marzo 2011, con la vittoria per 5-2 in rimonta sul Genoa, ha totalizzato un bottino di 33 punti nelle prime 13 partite stabilendo un record e sorpassando i 32 punti che avevano fatto in precedenza Fabio Capello (con la Juventus nel 2004-2005), Gigi Simoni e Marcello Lippi.[31][32]

Il 22 maggio 2011, con la vittoria all'ultima di campionato per 3-1 contro il Catania, ha stabilito il record di 12 vittorie casalinghe consecutive in campionato su altrettante partite[33] eguagliando i record di Giovanni Invernizzi del 1970-1971 e di Giulio Cappelli nel 1949-1950. Seppur con il miglior attacco, ha terminato il campionato con i nerazzurri al 2º posto, a -6 dalla vetta, perdendo tra l'altro il derby per 3-0, che in caso di vittoria avrebbe potuto portare l'Inter in vetta alla classifica. La sua avventura in Champions League invece, si è conclusa ai quarti di finale contro lo Schalke 04, perdendo l'andata per 5-2 e il ritorno per 2-1.[34]

Il 29 maggio 2011 ha vinto il suo primo titolo da allenatore con l'Inter conquistando la Coppa Italia ai danni del Palermo, battuto in finale per 3-1.

Il 1º luglio 2011 l'Inter ha annunciato la risoluzione consensuale del contratto che legava il tecnico brasiliano ai nerazzurri.[35] Al suo posto è subentrato il tecnico piemontese Gian Piero Gasperini.

Dirigente

Leonardo nel giorno della presentazione di Zlatan Ibrahimović al Parco dei Principi

Molto attivo nel campo delle iniziative umanitarie, nel 1999 in Brasile ha dato vita alla Fundação Gol de Letra. Dopo il ritiro dal calcio giocato è rimasto legato per diversi anni all'ambiente milanista, tanto da essere stato direttore della Fondazione Milan fino a maggio 2006.

Nella sua carriera è stato anche un consulente di calciomercato, Direttore Operazioni Area Tecnica del club rossonero nonché emissario per la società in Sudamerica, tanto che ha contribuito a portare in Italia Kaká, Pato e Thiago Silva.[36]

Il 13 luglio 2011 è stato nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain,[37] squadra nella quale aveva militato nella stagione 1996-1997,[38] con un ingaggio da 2,5 milioni all'anno.[39] Alla fine di maggio del 2013 è stato squalificato dalla Commissione Disciplinare della LFP per 9 mesi a causa di una spallata data all'arbitro Castro al termine della partita Paris Saint-Germain-Valenciennes del 5 maggio precedente.[40] Il ricorso successivamente presentato dal PSG, che sosteneva l'involontarietà del gesto, è stato respinto e la squalifica è stata allungata fino a tutto il giugno del 2014, per un totale di 14 mesi.[41] Il 10 luglio seguente Leonardo ha annunciato le sue dimissioni dal ruolo di direttore sportivo del club parigino a partire dal termine del calciomercato[42] (2 settembre 2013).[43]

Palmarès

Calciatore

Club

Competizioni nazionali
San Paolo: 1991
Flamengo: 1988, 1989
Flamengo: 1990
San Paolo: 1991
Kashima Antlers: 1996
Milan: 1998-1999
Competizioni internazionali
San Paolo: 1993
San Paolo 1993, 1994
San Paolo: 1993

Nazionale

1988
Stati Uniti 1994
Bolivia 1997
1997

Individuale

1991

Allenatore

Club

Competizioni nazionali
Inter: 2010-2011

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