Torrente Vincenzo





Carriera
Vincenzo Torrente | ||
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Dati biografici | ||
Nazionalità | ![]() |
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Altezza | 180 cm | |
Peso | 75 kg | |
Calcio ![]() | ||
Dati agonistici | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Squadra | ![]() |
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Ritirato | 2001 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
![]() |
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Squadre di club1 | ||
1982-1985 | ![]() |
9 (0) |
1985-2000 | ![]() |
412 (5) |
2000-2001 | ![]() |
21 (0) |
Carriera da allenatore | ||
2002 | ![]() |
Allievi naz. |
2002 | ![]() |
|
2002-2003 | ![]() |
Vice |
2004-2005 | ![]() |
Primavera |
2005-2006 | ![]() |
Berretti |
2006-2007 | ![]() |
Primavera |
2007-2009 | ![]() |
Allievi naz. |
2009-2011 | ![]() |
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2011-2013 | ![]() |
GiocatoreDopo aver iniziato la sua attività in Prima Categoria con la maglia della squadra del suo paese, la Cetarese, della quale il padre Gaetano era presidente, fu tesserato dalla Nocerina con la quale, dopo un periodo nelle formazioni giovanili, esordì in Serie C1 a sedici anni. Durante alcune partite di Coppa Italia e della nazionale di Serie C, nella quale era stato convocato, fu notato da Spartaco Landini, allora direttore sportivo del Genoa, che lo chiese in prestito per il Torneo di Viareggio. Le sue prestazioni nelle partite del Viareggio convinsero il Genoa ad acquistarlo. La sua carriera si è dunque svolta quasi tutta in rossoblù, durante gli anni ottanta e novanta. Fu uno degli artefici della cavalcata del Grifone in Coppa UEFA durante la gestione di Osvaldo Bagnoli. Rimase al Genoa fino al 2000, con la squadra in Serie B, e terminò la carriera con una stagione all'Alessandria. AllenatoreRichiamato da Luigi Dalla Costa, torna al Genoa come allenatore (in coppia con Rino Lavezzini non avendo ancora ottenuto il patentino di allenatore) nel 2002-2003 sostituendo Claudio Onofri nella stagione in cui il Genoa si ritrova sull'orlo del fallimento e si salva dalla retrocessione grazie al ripescaggio dovuto al Caso Catania. Negli anni successivi, durante la gestione di Enrico Preziosi, rimane al Genoa alla guida delle squadre giovanili. Nel 2007 vince come allenatore della squadra Primavera il Torneo di Viareggio.[1] Nella stagione 2007-2008, nell'ambito della riorganizzazione del settore giovanile del Genoa, passa a ricoprire il ruolo di responsabile tecnico della formazione Allievi Nazionali. Il 9 giugno 2009 diventa l'allenatore del Gubbio,[3] firmando anche una clausola rescissoria che gli consentirebbe di liberarsi in caso di offerta vantaggiosa dal punto di vista economico o professionale.[4] Qui ritrova nelle vesti di Direttore Tecnico Luigi Simoni, suo ex allenatore ai tempi del Genoa nel 1987-1988. Il 13 giugno 2010 ottiene la promozione in Prima Divisione vincendo le finali dei play-off contro il San Marino. Su 38 partite la squadra ne ha vinte 19, pareggiate 10 e perse 9.[5] L'8 maggio 2011, battendo la Paganese per 3-1, porta il Gubbio in Serie B,[2] categoria dalla quale la squadra mancava dalla stagione 1947-1948. La squadra, allestita con poco più di 1,3 milioni di euro,[6] è stata in testa al campionato fin dall'8 dicembre 2010.[2] In totale su 34 partite ne ha vinte 20, pareggiate 6 e perse 8.[7] A fine stagione perde la Supercoppa di Lega di Prima Divisione contro la Nocerina.[8][9]. Il 15 giugno 2011 firma un contratto che lo lega per un anno al Bari, club neo-retrocesso nello stesso campionato.[10] Porta i pugliesi al 13º posto in campionato mentre in Coppa Italia viene eliminato al quarto turno. A fine stagione rinnova poi il contratto per un'altra stagione. Al secondo anno porta il Bari al 9º posto finale in campionato con 7 punti di penalizzazione e al secondo turno in Coppa Italia. Il 4 giugno 2013 viene ingaggiato dalla Cremonese, dove ritrova come direttore tecnico Luigi Simoni, firmando un contratto biennale. Lo seguono in questa nuova esperienza il preparatore atletico Mengoni e il preparatore dei portieri Pasqualini. Il giorno dopo viene presentato alla stampa[11] |
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