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Lippi Marcello

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Lippi Marcello

Carriera

Marcello Lippi
Marcello Lippi by Martina De Siervo - International Journalism Festival 2010.jpg
Marcello Lippi nel 2010 al Festival internazionale del giornalismo di Perugia
   
Dati biografici
Nome Marcello Romeo Lippi
Nazionalità Italia Italia
Altezza 182 cm
Peso 78 kg
Calcio Football pictogram.svg
Dati agonistici
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Guangzhou Guangzhou
Ritirato 1982 - giocatore
Carriera
Giovanili
1963-1969 Viareggio Viareggio
Squadre di club1
1969 Sampdoria Sampdoria 0 (0)
1969-1970 Savona Savona 21 (2)
1970-1979 Sampdoria Sampdoria 274 (5)
1979-1981 Pistoiese Pistoiese 45 (0)
1981-1982 Lucchese Lucchese 23 (0)
Nazionale
1971 Italia Italia U-23 2 (0)
Carriera da allenatore
1982-1985 Sampdoria Sampdoria Giovanili
1985-1986 Pontedera Pontedera  
1986-1987 Siena Siena  
1987-1988 Pistoiese Pistoiese  
1988-1989 Carrarese Carrarese  
1989-1991 Cesena Cesena  
1991-1992 Lucchese Lucchese  
1992-1993 Atalanta Atalanta  
1993-1994 Napoli Napoli  
1994-1999 Juventus Juventus  
1999-2000 Inter Inter  
2001-2004 Juventus Juventus  
2004-2006 Italia Italia  
2008-2010 Italia Italia  
2012- Guangzhou Guangzhou  
Palmarès
W.Cup.svg  Mondiali di calcio
Oro Germania 2006

Marcello Romeo Lippi (Viareggio, 12 aprile 1948) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, allenatore del Guangzhou Evergrande.

Cinque volte campione d'Italia con la Juventus nei due periodi in cui l'allenò (1994-1999 e 2001-2004), rivestì il ruolo di commissario tecnico della nazionale italiana dal 2004 al 2006 e dal 2008 al 2010, conducendola alla vittoria della Coppa del Mondo FIFA 2006, dopo la quale divenne il primo allenatore nella storia del calcio ad aver vinto le massime competizioni internazionali sia a livello di nazionali (il campionato mondiale) che a livello di club (l'UEFA Champions League nella stagione 1995-96 e la Coppa Intercontinentale 1996 con la squadra bianconera), condividendo attualmente tale primato con il CT della Nazionale spagnola ed ex allenatore del Real Madrid Vicente Del Bosque[1].

In ambito internazionale è l'allenatore, insieme a Miguel Muñoz e Alex Ferguson, ad aver disputato il maggior numero di finali di Champions League (4),[2] di cui tre consecutive, record condiviso con Fabio Capello.

In carriera ha ricevuto vari premi e riconoscimenti tra i quali quelli al migliore allenatore dall'Associazione Italiana Calciatori (1997; 1998 e 2003), al migliore allenatore secondo l'UEFA (1997-98), all'allenatore ed CT dell'anno dall'Istituto di Storia e Statistica del Calcio (1997-1998 e 2006, rispettivamente)[3]; essendo inserito dal quotidiano britannico Times in una lista dei cinquanta migliori allenatori della storia del calcio stilata nel 2007[4] e, sei anni più tardi, dall'emittente televisiva statunitense ESPN nella speciale classifica dei venti più grandi allenatori[5]. Fu introdotto nella Hall of fame del calcio italiano nel 2011[6].

Nel 2013 Lippi diventò il primo allenatore al mondo ad aver vinto le massime competizioni internazionali organizzate da almeno due Confederazioni dopo il trionfo in AFC Champions League 2013.[7]

Carriera

Giocatore

Lippi con la maglia della Sampdoria.

La sua carriera di giocatore inizia nel 1969; ha militato nel Savona (una stagione in prestito in Serie C), nella Sampdoria (sette stagioni in Serie A e due in B), nella Pistoiese (una stagione in B e una in A) e nella Lucchese (una stagione in Serie C2) ricoprendo a buon livello il ruolo di libero.

In carriera ha totalizzato complessivamente 188 presenze e 5 reti in Serie A e 96 presenze e 2 reti in Serie B, contribuendo nella stagione 1979-1980 alla prima storica promozione della Pistoiese in massima serie. Con 274 presenze in blucerchiato, al 2013 è il decimo calciatore della Sampdoria più presente in incontri di campionato.

Allenatore

La carriera da allenatore inizia nel 1982, nella squadra giovanile della Sampdoria. La prima squadra tra i professionisti è invece il Pontedera in Serie C2 (con cui perde la finale della Coppa Anglo-Italiana 1986). L'anno successivo allena il Siena in Serie C1 ed è esonerato a seguito di contestazioni da parte della tifoseria[8].

Poco a poco sale di categoria, tra alti e bassi. In particolare, nel corso della stagione 1987-1988 allena la Pistoiese e nella stagione seguente la Carrarese, in Serie C1. Al termine di quella stagione, il Presidente del Cesena, Edmeo Lugaresi, lo sceglie per guidare la compagine romagnola: è il debutto in Serie A. Il Campionato si conclude con la salvezza; per la sua fisionomia, i tifosi lo soprannominano "Paul Newman"[9]. L'anno seguente, tuttavia, la squadra fatica e Lippi subisce il penultimo esonero della sua carriera. Allena poi la Lucchese (8ª in serie B nel 1991-92) e l'Atalanta[10] (7ª in serie A 1992-93). Viene quindi ingaggiato dal Napoli[11], e con una squadra giovane si mette in luce, raggiungendo il sesto posto in classifica e ottenendo così la sua prima qualificazione alla successiva edizione della Coppa UEFA, nonostante i problemi economici della società partenopea.

 

Juventus

Nel 1994, Lippi diventa allenatore della Juventus[12]. Il cambio di dirigenza della squadra bianconera[13] porta in quell'anno alla cessione di molti giocatori di fama, per motivi di bilancio. Pochi credono nella possibilità di una stagione ai vertici e invece la squadra si laurea Campione d'Italia per la ventitreesima volta, riportando lo scudetto a Torino dopo nove anni[14].

È l'inizio di un ricco quinquennio che si conclude con tre scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa europea, una Coppa Intercontinentale, una finale di Coppa UEFA, persa contro il Parma nel 1995, e due di Coppa dei Campioni, perse per 3-1 contro il Borussia Dortmund nel 1997 e per 1-0 contro il Real Madrid nel 1998. Lascia la guida tecnica dei bianconeri nel febbraio 1999, dopo una sconfitta interna contro il Parma (2-4)[15], e viene poi sostituito da Carlo Ancelotti[16].

 

Inter

Dopo 4 stagioni e mezzo alla Juventus, Lippi passa all'Inter[17], squadra con la quale non riesce a replicare i successi ottenuti in bianconero e raggiungerà solo la finale di Coppa Italia 1999-2000 e di Supercoppa Italiana, sconfitto in entrambe le occasioni dalla Lazio. Trova ostile l'ambiente nerazzurro (difficile, tra gli altri, il rapporto con Roberto Baggio col quale già ai tempi della Juventus non aveva ben convissuto), abituato a considerarlo un avversario, e alla fine della prima stagione chiede la risoluzione del contratto al presidente Moratti. Questi rifiuta, ma esonera l'allenatore il 1º ottobre dopo la prima partita di campionato contro la Reggina persa 2-1 e la precedente eliminazione ai preliminari di Coppa Campioni contro l'Helsingborg (1-0 in Svezia e 0-0 a Milano).

Il ritorno alla Juventus

Nell'estate del 2001, Lippi tornò sulla panchina della Juventus, che rivoluzionò il suo asseto tattico acquistando il portiere Gianluigi Buffon, il difensore Lilian Thuram (entrambi provenienti dal Parma) e il centrocampista Pavel Nedved (proveniente dalla Lazio). La squadra bianconera riuscì, nelle ultime giornate, a rimontare l'Inter portandosi così a soli due punti dai neroazzurri. La sconfitta dell'Inter contro la Lazio il 5 maggio 2002, fa vincere ai bianconeri il suo ventiseiesimo scudetto. La stagione 2002-2003 si apre con la vittoria della Supercoppa Italiana, vinta ai danni del Parma grazie a una doppietta di Alessandro Del Piero, e anche la vittoria del ventisettesimo scudetto alla penultima giornata dopo il pareggio (2-2) contro il Perugia. Il cammino in Coppa Campioni è strepitoso. Dopo la vittoria di 3-1 contro il Real Madrid (gol di Trezeguet, Del Piero e Nedved), la Juve raggiunge la sua settima finale di Champions, venendo però sconfitta 3-2 ai calci di rigore contro il Milan. Nella stagione 2003-2004 la Juventus si classifica terza in campionato (alle spalle di Milan e Roma) e raggiunge la finale di Coppa Italia venendo sconfitta nella doppia finale contro la Lazio di Roberto Mancini.

La Nazionale italiana e il Mondiale

Marcello Lippi solleva la Coppa del mondo assieme a Giovanna Melandri, Giorgio Napolitano e Fabio Cannavaro

Il 16 luglio 2004 viene nominato commissario tecnico della Nazionale italiana. L'esordio non è benaugurante, con una sconfitta in Islanda per 2-0, ma disputa un ottimo cammino di qualificazione e porta la selezione azzurra al Campionato mondiale di calcio 2006 in Germania. Nel torneo iridato porta la Nazionale alla vittoria della Coppa del Mondo il 9 luglio.

Il 12 luglio 2006 annuncia la sua volontà di non rinnovare il contratto con la FIGC, ritenendo esaurito il suo ruolo alla guida della Nazionale[18].

L'11 dicembre 2006, a seguito del successo conquistato dalla squadra azzurra al Campionato mondiale di calcio 2006 gli viene conferita una "Panchina d'oro" speciale[19].

Il Lippi-bis

Marcello Lippi al ritorno sulla panchina della Nazionale italiana

Dopo essere stato commentatore dell'emittente televisiva Sky per l'edizione 2007-2008 della Champions League,[20][21] il 26 giugno 2008, dopo la fine del rapporto tra Roberto Donadoni e la Nazionale, la FIGC lo richiama ad allenare la squadra azzurra, che Lippi guiderà ai Mondiali di calcio 2010. La presentazione ufficiale si tiene il 1º luglio a Roma[22]. Il CT campione del mondo fa il nuovo esordio sulla panchina azzurra il 20 agosto 2008 in un'amichevole contro l'Austria terminata con un pareggio (2-2).

Nell'ottobre 2008 l'Italia sconfigge il Montenegro per 2-1 grazie a una doppietta di Alberto Aquilani. Questa partita permette al C.T. azzurro di eguagliare Vittorio Pozzo in una speciale classifica: infatti solo Lippi e l'allenatore dell'Italia degli anni trenta sono riusciti a ottenere trenta risultati utili consecutivi alla guida della Nazionale italiana di calcio.[23] Il pareggio per 1-1 di Atene contro la Grecia del 19 novembre 2008 consente a Lippi di conquistare il 31º risultato utile consecutivo, eguagliando il record mondiale di imbattibilità internazionale di Clemente (Spagna) e Basile (Argentina); mai nessun allenatore aveva ottenuto altrettanto sulla panchina azzurra.[24][25][26] L'imbattibilità viene fermata nella partita successiva, l'amichevole Brasile-Italia, finita 2-0 per la formazione verdeoro.

Nel giugno 2009 gli azzurri di Lippi partecipano per la prima volta alla Confederations Cup in Sudafrica, venendo eliminati nel girone iniziale: dopo la vittoria contro gli Stati Uniti nella gara di esordio (3-1), risultano fatali le sconfitte con Egitto (0-1) e Brasile (0-3).

Il 10 ottobre 2009 a Dublino l'Italia pareggia per 2-2 con l'Irlanda di Giovanni Trapattoni, qualificandosi così al Mondiale 2010 con un turno d'anticipo. L'esperienza azzurra in Sudafrica è però disastrosa. Nonostante venga sorteggiata in un girone abbordabile, dopo due pareggi contro Paraguay e Nuova Zelanda e una sconfitta nella decisiva gara contro la Slovacchia l'Italia è eliminata già al primo turno. Non succedeva da 36 anni. È inoltre la prima volta che l'Italia non ottiene neanche una vittoria in un Campionato del mondo e l'unica volta in cui arriva ultima nel proprio girone.

Al termine del Mondiale Lippi lascia la nazionale per scadenza di contratto.

Guangzhou

Il 17 maggio 2012 diventa l'allenatore del Guangzhou Evergrande, squadra della Chinese Super League.[27] Il tecnico toscano firma un contratto di due anni e mezzo con un ingaggio pari a 10 milioni di euro annuali,[28] tornando così su una panchina di club a otto anni di distanza. Il suo staff è composto dai collaboratori Narciso Pezzotti e Massimiliano Maddaloni, dal preparatore dei portieri Michelangelo Rampulla e dal preparatore atletico Claudio Gaudino.[28]

Debutta sulla panchina della squadra all'11ª giornata di campionato, contro il Qingdao Jonoon, con la squadra al comando della classifica[28] che vince per 1-0.[29] Il 27 ottobre 2012, il suo Guangzhou Evergrande vince il secondo titolo di fila con un turno d'anticipo: decisivo il successo di misura sul Liaoning arrivata grazie al gol al 91' di Gao Lin.[30] Il 18 novembre dello stesso anno si aggiudica anche la Coppa nazionale battendo per 4 a 2 il Guizhou Renhe nella finale di ritorno, dopo l'1 a 1 dell'andata.[31]

Il 9 novembre 2013 conquista la Champions League Asiatica pareggiando in casa 1 a 1 contro il Seoul FC dopo che all'andata aveva pareggiato 2 a 2 a Seoul, diventando così il primo allenatore al mondo ad aver vinto le massime competizioni confederali organizzate da almeno due Confederazioni.[7]

Palmarès

Allenatore

Club

Competizioni nazionali
Juventus: 1994-1995, 1996-1997, 1997-1998, 2001-2002, 2002-2003
Juventus: 1994-1995
Juventus: 1995, 1997, 2002, 2003
Guangzhou Evergrande: 2012, 2013
Guangzhou Evergrande: 2012
Competizioni internazionali
Juventus: 1995-1996
Juventus: 1996
Juventus: 1996
Guangzhou Evergrande: 2013

Nazionale

Italia: Germania 2006

Individuale

1994-95, 1995-96
1996, 1998
1998
Migliore allenatore: 1997, 1998, 2003
2006
1996; 1997; 1998
2006
2006
2006
2011
2014

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