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De Biasi Gianni

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De Biasi Gianni
De Biasi Gianni De Biasi Gianni De Biasi Gianni De Biasi Gianni

Carriera

Gianni De Biasi
Gianni De Biasi giocatore.jpg
   
Dati biografici
Nome Giovanni Gianni De Biasi
Nazionalità Italia Italia
Altezza 178[1] cm
Peso 68[1] kg
Calcio Football pictogram.svg
Dati agonistici
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra Albania Albania
Ritirato 1990 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1974-1975 Treviso Treviso 25 (2)
1975-1976 Inter Inter 0 (0)
1976-1977 Reggiana Reggiana 24 (0)
1977-1978 Pescara Pescara 24 (0)
1978-1983 Brescia Brescia 171 (13)
1983-1986 Palermo Palermo 105 (7)
1986-1987 L.R. Vicenza L.R. Vicenza 19 (0)
1987-1989 Treviso Treviso 55 (3)
1989-1990 Bassano Virtus Bassano Virtus  ? (?)
Carriera da allenatore
1990-1991 Bassano Virtus Bassano Virtus Giovanili
1991-1992 Vicenza Vicenza Giovanili
1992-1993 Pro Vasto Pro Vasto  
1993-1996 Carpi Carpi  
1996-1997 Cosenza Cosenza  
1997-1999 SPAL SPAL  
1999-2003 Modena Modena  
2003-2005 Brescia Brescia  
2005-2006 Torino Torino  
2007 Torino Torino  
2007-2008 Levante Levante  
2008 Torino Torino  
2009-2010 Udinese Udinese  
2011- Albania Albania
 Giovanni De Biasi, detto Gianni (Sarmede, 16 giugno 1956), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, commissario tecnico della Nazionale albanese.
 

Carriera

Giocatore

Cresciuto nel Treviso dove colleziona le prime 25 presenze da professionista (condite da 2 gol) e trascorsa una stagione nell'Inter senza giocare nemmeno una partita, esordì in Serie A nel corso del campionato 1977-1978 con la maglia del Pescara con la quale a fine anno avrà collezionato 24 presenze senza reti, le stesse cifre della stagione precedente giocata con la maglia granata della Reggiana.

Successivamente ottiene esperienze pluriennali con le maglie di Brescia (171 presenze e 13 reti dal 1978 al 1983) e Palermo (105 presenze e 7 reti dal 1983 al 1986), chiudendo la parentesi in rosanero con una squalifica di un mese rimediata in seguito al suo coinvolgimento nello scandalo calcioscommesse del 1986.[3] La parentesi rosanero fu comunque un'esperienza positiva per lui.[4]

Nel 1986-1987 gioca 19 partite con il Lanerossi Vicenza, e poi torna per due stagioni al Treviso, giocandovi complessivamente 55 volte e segnando 3 reti.

Chiuse la carriera di giocatore nel 1990, al Bassano Virtus.

Allenatore

Inizia ad allenare le giovanili proprio nelle file del Bassano e poi quelle del Vicenza (Allievi Nazionali). La prima esperienza di allenatore di una prima squadra è alla Vastese, con la quale conquista subito un sesto posto in Serie C2 nel 1992-1993. L'anno successivo inizia l'esperienza triennale al Carpi, per poi esordire alla guida del Cosenza (Serie B) nel corso del campionato 1996-1997: dapprima esonerato con la squadra fuori dalla zona retrocessione, viene richiamato quando il Cosenza è ormai all'ultimo posto, non riuscendo così ad evitare la retrocessione dei silani.

Nel 1997 passa alla SPAL, con cui ottiene una promozione in Serie C1 (1997-1998) e una Coppa Italia di Serie C.

Negli anni successivi si mette definitivamente in mostra alla guida del Modena, che in soli due anni riesce a portare dalla Serie C1 alla A, vincendo il Premio Panchina d'Argento[5] per aver mostrato un gioco veloce, dinamico, aggressivo e palla a terra.[6]

Segue poi l'esperienza biennale di Brescia in Serie A dal 2003 al gennaio 2005. La prima stagione ottiene la salvezza coadiuvato anche dai guizzi di Roberto Baggio alla sua ultima stagione di attività. La stagione seguente, complice anche il ritiro del campione di Caldogno e la cessione di pedine importanti come Mauri, Dainelli, Brighi, Colucci e Matuzalem, la squadra naviga nei bassifondi della classifica e così a metà stagione De Biasi viene esonerato. Il tecnico subisce con grande amarezza la scelta del presidente Corioni, fiducioso di poter salvare una squadra che, invece, scenderà in Serie B.

Nel 2005-2006 sostituisce Alberto Zaccheroni sulla panchina del Torino appena rinato dopo il fallimento dell'era Cimminelli e riesce nell'impresa di portare i granata in Serie A al primo tentativo con una squadra costruita nel giro di una settimana (grazie ad una speciale finestra di mercato), vincendo i playoff contro il Mantova.

Nella stagione successiva, tuttavia, viene esonerato prima dell'inizio del campionato a causa di dissensi con il presidente Cairo, salvo poi essere richiamato a 14 giornate dal termine per salvare i granata. Anche in questo caso raggiunge il risultato prefissato, salvando il Torino dalla Serie B con una giornata di anticipo.

Il 10 ottobre 2007 firma un contratto per allenare la squadra spagnola del Levante, ultima nella Liga con 1 punto dopo le prime sette giornate. Purtroppo l'esperienza iberica non si rivela per quello che doveva essere. Le promesse della società di acquistare nuovi giocatori nel mercato invernale non vengono mantenute ed anzi, numerosi calciatori tra cui gli italiani Cirillo, Storari e Riganò oltre all'ex madridista Sávio, abbandonano la squadra a gennaio a causa del tracollo finanziario della società.

Il 16 aprile 2008 De Biasi rescinde il contratto con gli iberici per tornare ad allenare la squadra del presidente Urbano Cairo, impelagata nuovamente nella lotta per non retrocedere. L'allenatore trevigiano si insedia sulla panchina per le ultime 5 giornate di campionato e riesce anche questa volta ad ottenere la salvezza alla penultima giornata vincendo per 1-0 a Livorno contro la squadra amaranto.

Nel campionato 2008-2009 guida ancora il Torino; viene esonerato dopo la sconfitta casalinga subita dalla Fiorentina (1-4), avendo ottenuto 12 punti in 15 partite ma con la squadra in posizione di salvezza; viene sostituito da Walter Novellino, esonerato a sua volta (subentra Giancarlo Camolese). A fine stagione il Torino retrocede con 34 punti in 38 partite.

Il 22 dicembre 2009 viene ufficializzato il suo ingaggio da parte dell'Udinese, in sostituzione dell'esonerato Pasquale Marino.[7] Il 21 febbraio 2010 viene ufficializzato il suo esonero: al suo posto torna proprio Marino.[8]

Senza una panchina, ha occupato il tempo facendo il commentatore tecnico per le telecronache di Europa League trasmesse su Mediaset Premium.[9][10] Per il 2011-2012 affianca Bruno Longhi per le parite della Serie A sempre sugli stessi canali, ed il 18 dicembre 2011 è al fianco di Pierluigi Pardo al commento della finale del Mondiale per club.

Il 14 dicembre 2011 viene nominato Commissario tecnico dell'Albania.[11][12] Debutta per la prima volta sulla panchina della Nazionale albanese da CT il 29 febbraio 2012 nell'amichevole contro la Georgia giocata a Tbilisi, terminata con una sconfitta per (2-1). La squadra chiude il girone di qualificazione al Mondiale 2014 al quinto posto.

Il 21 ottobre 2013 rinnova il suo contratto con la Federazione calcistica dell'Albania per altri due anni,[13] esattamente fino alle prossime qualificazioni agli Europei del 2016.

Palmarès

Allenatore

SPAL: 1997-1998
SPAL: 1997-1998
Modena: 2000-2001
Modena: 2001

Individuale

   2004 - Premio Nazionale " IL TORRAZZO"

2000-2001

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