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Ancelotti Carlo

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Ancelotti Carlo
Ancelotti Carlo Ancelotti Carlo Ancelotti Carlo Ancelotti Carlo

Carriera

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti 2012-01-02 (1).jpg
   
Dati biografici
Nazionalità Italia Italia
Altezza 179[1] cm
Peso 71[1] kg
Calcio Football pictogram.svg
Dati agonistici
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra Real Madrid Real Madrid
Ritirato 1992 - giocatore
Carriera
Giovanili
1973-1975
1975-1976
Reggiolo Reggiolo
Parma Parma
Squadre di club1
1976-1979 Parma Parma 55 (13)
1979-1987 Roma Roma 171 (12)
1987-1992 Milan Milan 112 (10)
Nazionale
1979-1988
1980
1981-1991
Italia Italia Olimpica
Italia Italia U-21
Italia Italia
11 (1)[2]
3 (0)
26 (1)
Carriera da allenatore
1992-1995 Italia Italia Vice
1995-1996 Reggiana Reggiana  
1996-1998 Parma Parma  
1999-2001 Juventus Juventus  
2001-2009 Milan Milan  
2009-2011 Chelsea Chelsea  
2011-2013 Paris SG Paris SG  
2013- Real Madrid Real Madrid  
Palmarès
W.Cup.svg  Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990

Carlo Ancelotti (Reggiolo, 10 giugno 1959) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Dal 25 giugno 2013 è alla guida del Real Madrid.

Da allenatore ha ottenuto grandi successi sulla panchina del Milan, dove si è seduto dal novembre 2001 al maggio 2009. Nel corso della sua carriera ha vinto la Coppa dei Campioni/Champions League due volte da allenatore e due da calciatore, in entrambi i casi con il club rossonero. La stessa impresa era già riuscita a Miguel Muñoz, mentre la conquista della coppa sia in campo che in panchina è riuscita anche a Giovanni Trapattoni, Johan Cruijff, Frank Rijkaard e Josep Guardiola.[3][4]

Carriera

Giocatore

Club

Parma
Un giovane Ancelotti al Parma

Ancelotti iniziò a giocare a calcio nella squadra del suo paese natale, il Reggiolo, dove fece parte della formazione Juniores.[5]

A 16 anni passò nelle giovanili del Parma[6] con cui successivamente esordì in Serie C nella stagione 1976-1977, poco più che diciottenne. Nella squadra emiliana si mise in luce nel ruolo di mezzapunta[7] e disputò ottimamente la stagione 1978-1979, coronata dalla promozione in Serie B dopo lo spareggio con la Triestina vinto per 3-1, nel quale realizzò una doppietta.[8]

Roma

Fu così scoperto da Nils Liedholm che nell'estate del 1979 lo portò alla Roma, precedendo di poco l'Inter, con cui Ancelotti disputò anche un tempo in un'amichevole estiva.[9] Il tecnico svedese intravide le potenzialità che Ancelotti avrebbe potuto esprimere se impiegato diversamente e ne fece un mediano.[7] Fece il suo esordio in Serie A il 16 settembre 1979 in Roma-Milan 0-0.[7] Nel 1985 divenne capitano della squadra, con la quale vinse uno scudetto (1982-1983) e 4 Coppe Italia (1979-1980, 1980-1981, nella cui finale di andata realizzò una rete, 1983-1984, 1985-1986) in otto anni.

Carlo Ancelotti nella sua stagione d'esordio alla Roma

Ripetuti infortuni alle ginocchia (il destro nell'ottobre 1981 contro la Fiorentina a Roma e in allenamento nel gennaio 1982 prima dell'incontro con l'Ascoli[10] e il sinistro nel dicembre 1983 contro la Juventus[11]) gli impedirono di giocare con continuità nelle stagioni 1981-1982 e 1983-1984 (nella quale fu anche costretto a saltare i quarti di finale, la semifinale e soprattutto la finale di Coppa dei Campioni,[11] persa a Roma contro il Liverpool dopo i rigori[12]) e di partecipare alla spedizione mondiale azzurra di Spagna 1982.[10]

Milan

Nel 1987 passò al Milan per 5,8 miliardi di lire,[13] con cui vinse quasi tutto: due scudetti (1987-1988 e 1991-1992), due Coppe dei Campioni (1988-1989 e 1989-1990) e due Coppe Intercontinentali (1989 e 1990), due Supercoppe europee (1989 e 1990) e una Supercoppa italiana (1988).[14]

Carlo Ancelotti con la maglia del Milan nella stagione 1988-1989

Chiuse la carriera nel 1992, a soli 33 anni, con il suo terzo scudetto personale, il secondo a Milano. Nell'ultima partita a San Siro realizzò anche una doppietta nella gara contro il Verona[14] vinta per 4-0 dai rossoneri.

Nazionale

Vanta 26 presenze e un gol con la maglia della Nazionale italiana, con la quale ha partecipato ai Mondiali di Messico 1986, giocato agli Europei 1988 e ai Mondiali di Italia 1990.

Carlo Ancelotti ha segnato un solo gol in Nazionale, proprio nella partita d'esordio il 6 gennaio 1981 in Paesi Bassi-Italia finita 1-1, in occasione del Mundialito 1981, torneo nel quale risultò l'unico marcatore azzurro.

Nel 1986 in Messico è stato convocato da Bearzot fra i 22, ma le caratteristiche altimetriche della zona (circa 2.000 m.s.l.m.) lo hanno penalizzato nei test atletici, tanto che è rimasto in tribuna per tutto il campionato a vantaggio di Fernando De Napoli.[15]

Nel 1988 ha preso parte a agli Europei in Germania, disputando 4 partite. Nei Mondiali italiani del 1990 ha giocato solo 3 gare (tra cui la finale del terzo posto) anche a causa di una contrattura al quadricipite femorale della coscia destra,[16] reduce da uno strappo muscolare,[17] subita nel corso della gara d'esordio contro l'Austria.[18]

Allenatore

Inizi, Reggiana e Parma

Ancelotti ha iniziato la carriera di allenatore come vice di Arrigo Sacchi nella Nazionale italiana fra il 1992 e il 1995.

Nel 1995 è passato alla Reggiana, in Serie B, dove ha conquistato il quarto posto e la promozione in Serie A.

L'anno successivo è stato ingaggiato dal Parma. A Parma in due anni ha ottenuto una seconda posizione (qualificazione ai preliminari di Champions League), che costituisce ancora il record in Serie A per i ducali, e una quinta posizione (qualificazione alla Coppa UEFA) in Serie A.

Juventus

Nel febbraio 1999 è subentrato a Marcello Lippi alla guida della Juventus, con cui ha colto subito un settimo posto e una semifinale di Champions League persa contro il Manchester United, poi vincitore della competizione. Tuttavia nella città sabauda è stato contestato dai tifosi bianconeri sin dal giorno del suo arrivo a causa del passato da giocatore del Milan e della Roma.

La stagione seguente ha vinto la Coppa Intertoto in estate e a fine campionato ha ottenuto la qualificazione alla Champions League, piazzandosi al 2º posto in Serie A, dopo aver dominato il girone di ritorno e perdendo il titolo per un solo punto, a vantaggio della Lazio, proprio all'ultima giornata con la sconfitta a Perugia in un campo allagato.

Durante la stagione 2000-2001 fu ancora sulla panchina bianconera e arrivò un altro secondo posto in campionato, questa volta alle spalle della Roma, in seguito al quale si concluse il rapporto con la squadra torinese, nonostante i 144 punti conquistati dalla Juventus in due anni.

Milan

Ancelotti prima dell'amichevole Milan-Chelsea del 24 luglio 2005

Il 5 novembre 2001 ha sostituito a stagione in corso Fatih Terim sulla panchina del Milan. A fine stagione è giunto al quarto posto, aggiudicandosi così i preliminari di Champions League.

Nella stagione 2002-2003 ha portato il Milan al terzo posto in campionato ma soprattutto a vincere la finale di Champions League all'Old Trafford di Manchester contro la Juventus (28 maggio 2003, 0-0 dopo i tempi regolamentari, 3-2 dopo i rigori) e la Coppa Italia contro la Roma. Uno dei suoi meriti più grandi da allenatore è stato il definitivo spostamento di Andrea Pirlo all'inizio della stagione da mezzapunta a regista di centrocampo, posizionandolo davanti alla difesa.[19] Questa soluzione, già sperimentata nel 2000 da Carlo Mazzone al Brescia, dove il trequartista era Roberto Baggio,[20] avrebbe dato ottimi risultati ed avrebbe portato il giocatore bresciano a laurearsi in quel ruolo campione del mondo nel 2006.

La stagione successiva è iniziata con la sconfitta nella finale di Supercoppa italiana contro la Juventus e la conquista della Supercoppa europea contro il Porto e si è conclusa con la vittoria dello scudetto dopo un lungo duello con la Roma, deciso a tre giornate dalla fine dalla vittoria dei rossoneri nello scontro diretto.[21] Non è però riuscito a conquistare a dicembre la Coppa Intercontinentale contro il Boca Juniors (1-1 dopo i tempi regolamentari, 1-3 dopo i rigori) ed è stato eliminato nei quarti di finale di Champions League dal Deportivo La Coruña che, nonostante la sconfitta per 4-1 subita a Milano, è riuscito a ribaltare il risultato vincendo 4-0 la gara di ritorno al Riazor.

La stagione 2004-2005 è cominciata con la vittoria della Supercoppa italiana contro la Lazio ma l'epilogo non è stato dei migliori: il secondo posto finale in campionato valse l'ennesima qualificazione in Champions League, ma il 25 maggio 2005 il Milan perse la finale della più prestigiosa manifestazione continentale per club contro il Liverpool allo stadio Atatürk di Istanbul pur chiudendo il primo tempo in vantaggio 3-0 (sconfitta ai rigori dopo il 3-3 finale).

Anche la stagione 2005-2006 è stata sulla falsariga della precedente, con il Milan altamente competitivo in tutte le manifestazioni, ma alla fine con poche soddisfazioni per il mister: di nuovo secondo posto dietro la Juventus e fuori nelle semifinali di Champions League, eliminati dai futuri campioni del Barcellona (0-1 in casa e 0-0 in Catalogna).

Nel 2006-2007, dopo la penalizzazione iniziale di otto punti, Ancelotti ha portato il Milan a raggiungere il quarto posto in campionato ma soprattutto a vincere nuovamente la Champions League allo Stadio Olimpico di Atene, il 23 maggio 2007 contro il Liverpool con il risultato di 2-1 (doppietta di Filippo Inzaghi), proprio contro la squadra che due anni prima lo aveva sconfitto. Grazie a questa vittoria il Milan è potuto accedere direttamente al tabellone della Champions League 2007-2008, senza passare dai preliminari. Dopo la finale ha prolungato coi rossoneri sino al 30 giugno 2010. Il 31 agosto 2007 ha conquistato la sua seconda Supercoppa Europea da allenatore, questa volta contro il Siviglia, grazie ai gol di Filippo Inzaghi, Marek Jankulovski e Kaká che hanno chiuso la partita sul 3-1 per i rossoneri.

Ancelotti in conferenza stampa durante la Railways Cup del 2007

Il 16 dicembre ha vinto da allenatore la sua prima Coppa del mondo per club a Yokohama battendo in finale il Boca Junior 4-2, diventando così il terzo allenatore a vincere tale manifestazione dopo averla vinta anche da giocatore.

Secondo l'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, Carlo Ancelotti è stato il miglior allenatore dell'anno nel 2007. Il tecnico del Milan ha ottenuto 193 punti, precedendo Alex Ferguson (Manchester United, 134) e Juande Ramos (Siviglia, poi passato al Tottenham, 104).[22][23][24]

La stagione 2007-2008, sempre alla guida del Milan, si conclude con i rossoneri al quinto posto in Serie A. Per la prima volta nel corso della gestione Ancelotti i rossoneri non ottengono la qualificazione alla Champions League.

Nel 2008-2009 il Milan di Ancelotti, nonostante un avvio brillante, si piazza al terzo posto e non si qualifica per gli ottavi di finale di Coppa UEFA. Ancelotti ha ricevuto la prima espulsione da allenatore rossonero l'11 aprile 2009 per proteste, nella partita esterna contro il Chievo, a quasi otto anni dal suo esordio come tecnico del Milan. In precedenza era stato allontanato dal direttore di gara per due volte ai tempi del Parma.[25]

Al termine dell'ultima giornata della Serie A 2008-2009 ha confermato le numerose voci dei mesi precedenti[26] dichiarando ai giornalisti di aver deciso, consensualmente con la società, di interrompere il suo rapporto contrattuale con il Milan.[27] Con le sue 420 partite da allenatore negli 8 anni in rossonero[28] è diventato il secondo tecnico per numero di presenze nel Milan dopo Nereo Rocco (459[29][30]).[14][31][32]

Chelsea

Carlo Ancelotti e John Terry festeggiano il double FA Premier League-FA Cup della stagione 2009-2010

Il 1º giugno 2009 il Chelsea ha ufficializzato l'ingaggio di Carlo Ancelotti come nuovo allenatore attraverso una nota sul proprio sito ufficiale. L'allenatore emiliano ha firmato un contratto triennale che ha avuto inizio il 1º luglio 2009.[33]

Il 9 agosto 2009, alla prima partita ufficiale sulla panchina inglese, ha conquistato il Community Shield battendo per 4-1 ai rigori il Manchester United, dopo che la partita, nei 90 minuti regolamentari, era terminata 2-2. Vincendo il proprio girone eliminatorio ha raggiunto gli ottavi di Champions League dove il Chelsea è stato eliminato dall'Inter, che lo ha battuto 2-1 a San Siro e 1-0 a Stamford Bridge. Il 9 maggio 2010 ha vinto la sua prima Premier League sulla panchina del Chelsea, battendo all'ultima giornata il Wigan per 8-0 a Stamford Bridge e stabilendo con 103 gol il record di reti stagionali in Premier League.[34] È diventato così il primo allenatore italiano a vincere il massimo campionato inglese e il secondo straniero a vincerlo alla prima stagione in Inghilterra dopo José Mourinho.[35] Il 15 maggio 2010, vincendo la FA Cup contro il Portsmouth con il risultato di 1-0, è stato anche il primo allenatore nella storia dei Blues a conseguire il double Premier League-FA Cup.[36]

Il 22 maggio 2011, in seguito a una stagione inferiore alle aspettative con un secondo posto in campionato e l'eliminazione in Champions League ai quarti di finale contro il Manchester United, il Chelsea ha deciso di esonerare Ancelotti.[37][38][39] Con lo score in campionato di 71 punti ha battuto il record negativo di 79 del 2004 da quando Roman Abramovich è proprietario della squadra londinese.[40]

Paris Saint-Germain

Carlo Ancelotti alla guida del Paris Saint-Germain nel 2012

Dopo 6 mesi senza allenare, durante i quali è stato opinionista per le partite di Champions League per Sky,[41] il 30 dicembre 2011 è stato ingaggiato dal Paris Saint-Germain,[42] dove ha sostituito Antoine Kombouaré, che con la squadra parigina aveva chiuso il girone di andata della Ligue 1 2011-2012 al primo posto.[43] Ancelotti ha firmato un contratto di due anni e mezzo[44][45] con un ingaggio da 13,5 milioni di euro lordi l'anno (secondo allenatore più pagato al mondo dopo José Mourinho).[46] Secondo un'inchiesta della rivista specializzata brasiliana Pluri Consultoria del 2012, però, con 7,4 milioni di euro netti rispetto ai 7,3 di Mourinho, risulta essere proprio Ancelotti l'allenatore che guadagna di più al mondo.[46]

Il suo esordio ufficiale alla guida del PSG è stato l'8 gennaio 2012 nella partita valida per i trentaduesimi di finale della Coppa di Francia 2011-2012, vinta per 2-1 in casa del Saint-Colomban Locminé.[47][48] Dopo la vittoria all'esordio la squadra parigina ha collezionato altri 4 successi (3 in campionato e una in Coppa di Francia) e Ancelotti è così diventato il primo allenatore del Paris Saint-Germain a vincere le prime 5 gare disputate sotto la propria guida.[49][50] La striscia di risultati utili consecutivi si è fermata dopo 12 gare (8 vittorie e 4 pareggi) con la sconfitta casalinga nei quarti di finale di Coppa di Francia contro l'Olympique Lione del 21 marzo 2012, che ha decretato anche l'eliminazione della squadra parigina dalla competizione.[51][52] Nelle ultime partite di campionato la squadra di Ancelotti è stata raggiunta e superata in classifica dal Montpellier, che si è aggiudicato la Ligue 1 all'ultima giornata[53] con 3 punti di vantaggio sui parigini, arrivati secondi.[54]

Nella seconda stagione alla guida del PSG Ancelotti, dopo l'eliminazione nei quarti di finale di Coppa di Lega (ai rigori contro il Saint-Étienne, poi vincitore della competizione), Champions League (contro il Barcellona per la regola dei gol fuori casa) e Coppa di Francia (contro l'Evian Thonon Gaillard ai rigori), ha vinto il campionato francese con 2 giornate di anticipo. È il terzo titolo per la squadra della capitale francese, conquistato 19 anni dopo il precedente.[55]

Real Madrid

Il 25 giugno 2013 il Real Madrid ha ufficializzato l'ingaggio di Ancelotti,[56] che ha firmato un contratto triennale con il club spagnolo.[57]

Il 18 gennaio 2014, con la vittoria esterna in casa del Betis, Ancelotti ha raggiunto quota 500 vittorie come allenatore.[58]

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Roma: 1979-1980, 1980-1981, 1983-1984, 1985-1986
Roma: 1982-1983
Milan: 1987-1988, 1991-1992
Milan: 1988
Competizioni internazionali
Milan: 1988-1989, 1989-1990
Milan: 1989, 1990
Milan: 1989, 1990

Allenatore

Club

Competizioni nazionali
Milan: 2002-2003
Milan: 2003-2004
Milan: 2004
Chelsea: 2009
Chelsea: 2009-2010
Chelsea: 2009-2010
Paris Saint-Germain: 2012-2013
Competizioni internazionali
Juventus: 1999
Milan: 2002-2003, 2006-2007
Milan: 2003, 2007
Milan: 200

Individuale

Miglior allenatore: 2001, 2004
2002-2003, 2003-2004
2003
2003
2004
2007
Miglior allenatore della Ligue 1: 2013

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